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venerdì 18 ottobre 2013

Recensione: The Dream Thieves, di Maggie Stiefvater

La mia recensione
Titolo: The Dream Thieves (Raven Cycle #2)
Autore: Maggie Stiefvater
Editore straniero: Scholastic Press
Editore italiano: Rizzoli
Pagine: 439
Inedito in Italia
Sinossi tradotta da me - citare per eventuali utilizzi.
Spoiler per The Raven Boys
"Ora che la ley line intorno Cabeswater è stata risvegliata, niente sarà più lo stesso per Ronan, Gansey, Blue e Adam. Ronan, per esempio, si perde sempre di più nei suoi sogni, e i suoi sogni sfuggono sempre di più nel mondo reale. Intanto, alcune persone dall'aspetto sinistro stanno cercando gli stessi pezzi del puzzle di Cabeswater che Gansey desidera trovare..."


Mentre in Italia si avvicina la pubblicazione di The Raven Boys, il primo romanzo del "Ciclo dei Corvi", il Raven Cycle di Maggie Stiefvater, in patria viene pubblicato il secondo volume, The Dream Thieves, che continua a raccontare la storia del gruppo di ragazzi alla ricerca del re gallese Glendower e del desiderio loro promessogli. Tra misteri, magia e un pizzico di batticuore, vi sconsiglio vivamente di continuare a leggere nel caso non abbiate seguito il primo volume in lingua inglese - o leggete solo una volta divorato dopo la pubblicazione italiana!

Proverò a non farne, ma non garantisco contro SPOILER

Da sinistra: Adam, Gansey, Noah e Ronan
The Dream Thieves è un romanzo spettacolare. Non c'è altra parola per descriverlo, e sappiate che leggendolo si possono provare così tante emozioni da far male - la scrittura della Stiefvater è di quelle che uccide, e la sua capacità di descrivere le emozioni dei personaggi, i loro comportamenti, il loro mondo... ho sempre pensato Maggie fosse un passo avanti a molti, e leggere questo libro me l'ha solo confermato.

In TDT ci ritroviamo, come nel primo romanzo, con più punti di vista che ci aiutano a immergerci in diverse storyline che portano avanti la trama del romanzo attuale e preparano contemporaneamente il terreno per quello che potrebbe essere - se la Stiefvater se la giocherà a modo - un vero e proprio "gran finale". Stiamo ancora navigando verso gli sviluppi effettivi, ma dai flashforward che l'autrice aveva proposto in The Raven Boys, molti iniziano ad avere un senso e anche quelli che non credevamo potessero avvenire vedono i protagonisti maturare verso di essi, acquisire una coscienza diversa di loro stessi e approfondire i loro mostri interiori e i desideri e sogni che potrebbero condurli proprio dove la Stiefvater aveva previsto.



In questo libro molte rivelazioni che avevamo avuto in The Raven Boys vengono spiegate, e alcune cose che non ero certa di aver davvero realizzato sono state approfondite, lasciandomi di stucco. La scrittura elegante e magica della Stiefvater, poi, accompagna questa meravigliosa storia senza lasciare buchi nella trama - perché sì, a partire da TRB per arrivare a TDT è tutto un grande cammino che non vede più "storie divise tra i libri", ma un unico magico disegno che accompagna i protagonisti verso il ritrovamento della tomba di Glendower. A questo punto è sempre più pressante la domanda: ma esisterà davvero, questo Glendower? Tutto è così misterioso e affascinante che il lettore non capisce cosa sia vero e cosa no, la Stiefvater mette in condizione di chiedersi se la ricerca dei protagonisti sia qualcosa di fisico, tangibile, o alla fine della giornata ne uscirà fuori qualcosa di esclusivamente "interiore", una maturazione derivata dalla ricerca di qualcosa d'altro. Magari alla fine otterremo entrambe le conclusioni, ma il durante è ciò che più conta, e il modo in cui l'autrice mi costringe ad amare ogni singolo personaggio, anche quelli che in teoria dovrebbero irritarmi, è segno di quanto sia brava nel suo lavoro.
Mi ritrovo ad amare Adam, con la svolta che la sua storia sta prendendo verso il "lato oscuro", e Ronan, che finalmente sono riuscita a capire. Viene approfondita ancora un po' la visione del mondo di Blue e Gansey, che però credo abbiano bisogno di un'attenzione ancora maggiore - probabilmente quest'ultima arriverà nei prossimi libri, visto come The Raven Boys si sia concentrato maggiormente su Adam, e The Dream Thieves su Ronan. Spero di riuscire a capire di più gli altri due protagonisti, continuando ad ampliare la mia visione dei meravigliosi compagni secondari come il misterioso Gray Man, Maura, Calla e Persephone. Tutti, e sottolineo tutti, hanno qualcosa che affascina il lettore, e grazie alla scrittura della Stiefvater quel qualcosa diventa elegante, poetico, magico. I movimenti di Maura, il suo andare in giro scalza diviene un tratto distintivo della sua persona, così come il modo di parlare di Persephone, a bassa voce, con una calma innaturale. Maggie Stiefvater non scrive solo romanzi, ma qualcosa di "più". Per quanto mi riguarda è quasi una poetessa, e non vedo l'ora di avere tra le mani il terzo e penultimo romanzo del Raven Cycle.

Consigliato a TUTTI.

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