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venerdì 17 ottobre 2014

Recensione: Le Soglie del Buio, di Virginia De Winter

Recensione
Titolo: Le Soglie del Buio
Autore: Virginia De Winter
Pagine: 68
"Dopo la sconfitta del Presidio, la pace sembra tornata per le vie della Vecchia Capitale e nelle Nationes del Continente ma, quando la Principessa Sophia Blackmore intraprende un viaggio per Altieres, strane coincidenze le ricordano che altre insidie si muovono intorno a lei e la costringono a temere di nuovo per la propria sicurezza. Sogni e presagi la riportano ai giorni in cui forze oscure minacciavano la sua vita e le sorti del suo regno. Nella Vecchia Capitale, però, le vicende sembrano suggerire che, questa volta, il pericolo provenga dalla remota e selvaggia Nalvalle."


"Mi chiede la realizzazione di questo," continuò Bryce pensoso, indicando uno dei fogli. "Possiamo sicuramente trovare un artigiano che l'accontenti."
"Lo scheletro, signore?"
"No, Morton, il parasole."
"Avevo compreso, Milord. Era una facezia, Milord."
Bryce lo guardò con sincero allarme. "Morton, sembra che tu abbia preso il vizio, davvero."
Il maggiordomo ebbe un'espressione contrita. "Temo di sì, mio signore. Non è divertente."


Se qualcuno di voi conoscesse il modo per disintossicarsi da Virginia De Winter, una piccola parte di me vorrebbe quasi che mi diciate come fare. L'altra parte, invece... Assolutamente no. Non voglio separarmi dalla sua scrittura, da Aldenor, da Altieres. Sono innamorata, cari lettori. È ufficiale. E ne voglio ancora.

Le Soglie del Buio è l'ultima novella pubblicata fino a ora sulla serie Black Friars, che fa anche ben sperare per possibili sequel. Focalizzata sulle figure di Sophia e Gabriel, due dei personaggi che ho più amato della serie principale fino alla fine, la novella li vede in viaggio verso Altieres, quella terra che tanto è stata menzionata nei precedenti romanzi ma mai approfondita a dovere. Ora, anche se con pochi sprazzi di colore dati dalle descrizioni della De Winter, abbiamo finalmente l'occasione di visitare questa terra, che con pochi capitoli è riuscita a farmi desiderare di averne ancora e ancora e ancora.
Non penso avrò mai più abbastanza della De Winter.

"Axel, ho appena fatto ridipingere quelle porte," disse Bryce in tono cordiale. "Ti chiedo, pertanto, di aprirle con meno foga."

Ora, non vorrei questa fosse solo una mia futile speranza, ma 68 pagine di introduzione a un nuovo arco narrativo (almeno così voglio ripetermi, pregando affinché ciò sia vero) risvegliano e fanno infuriare il mio bisogno di Virginia De Winter. Insomma, non avevo neppure intenzione di leggere il suo lavoro self-published su Amazon, Oscure Gioie: Bijoux de Deuil, e invece... Sono finita ad acquistarlo non appena conclusa la novella qui presente, cedendo ai richiami della scrittura della De Winter come la più debole delle fangirl.

Consigliato a tutti quelli che non lo abbiano già letto, ma non possano fare a meno di questa autrice. È una piccola perla!

4 gusci su 5.

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2 commenti:

  1. La De Winter non è mai abbastanza e non disintossichiamoci (sarebbe un'impresa impossibile): sono certa che ci regalerà un'altra opera (e più). Che torni con Black Friars o altro! Mi basta leggere ancora le sue pagine *-*

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  2. Questo non sono ancora riuscita a leggerlo!!! :'( Ma devo assolutamente farlo!!!!!!!

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